14/12/2018 - Questa è la triste storia di una nobile donna vittima d’un padre brutale, che con la sua stessa spada fa scempio dell’amore e del cuore di lei, imponendole un marito nel quale egli vede l’alba dei propri buoni giorni. Il contratto è firmato. Ma il giorno dopo Caterina sarà già morta. La storia è la più bella e dolorosa, tremenda storia e orrenda canzone. Anticamente si cantava con una musica sola, e faceva piangere e tremare, ma bisognava cantarla di nascosto perché il principe non lo voleva affatto.
Caterina venne uccisa dal suo stesso padre, e la Giustizia non ardì proferir verbo. Vincenzo Vernagallo dovette nascondersi, fuggire ad un convento fuori dell’ Isola. Erano i tempi corrotti ed iniqui che portavano a ciò. : tempi di schiavi e di tiranni, di rivoltosi e di assassini, senza religione, senza patria, senza onore.
Povera baronessa di Carini, giovane stella dei serafini, profumo di fiori e dei cherubini. La croce avanti, l’amaro canto, popolo e strade tutti al balcone, per lei la scrissero questa canzone.
Caterina Talamanca La Grua, figlia del Barone Pietro, signore di Carini e di Laura Lanza dei Baroni di Trabia, viveva in segreti amori con suo cugino Vincenzo Vernagallo, Barone di Asturi, figlio di Elisabetta La Grua. Per la spia di un frate, il barone Pietro ne venne a conoscenza e il 4 dicembre 1563 si partì da Palermo per andarla a punire, così come reclamava l’onore offeso del casato, eccitato dalla sua indole tempestosa e feroce.
Piange Palermo, piange Siracusa,
Carini porta il lutto in ogni casa,
tutta la gente piange e il padre accusa:
«Mai pace possa aver nella sua casa».
LA BARONESSA DI CARINI: L'amaro caso, in versi e strofe (Filastrocche una alla volta)15 lug. 2018 | eBook Kindle
di Mimmo Mòllica
Formato Kindle
EUR 3,00
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