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MINORI MOIGE: L’ACCESSO AL FUMO AVVIENE ATTRAVERSO LE TABACCHERIE (51%) O GLI AMICI (40%)

15/01/2019 - L’indagine del Moige apre uno squarcio molto ampio e decisamente preoccupante ed evidenzia la necessità di agire con urgenza per la tutela dei minori, rilanciando anche il tema dei controlli. Occorrono interventi normativi più stringenti verso chi compie atti così miserabili verso un minore.

L’ACCESSO AL FUMO. L’accesso dei minori al fumo avviene attraverso le tabaccherie (51%) oppure sostengono di non acquistarle direttamente, ma di prenderle dagli amici (40%); Il 5% acquistano dai distributori automatici, mentre il 4% nei bar. Considerando invece l’acquisto presso i distributori automatici, il nostro campione sostiene di aver aggirato il problema della verifica dell’età tramite tessera sanitaria chiedendo ad un amico più grande (66%) o utilizzando la tessera di un genitore o un fratello (19%). Un preoccupante dato il 15% dichiara, infine, che la verifica non era attiva, configurando quindi il macchinario come illegale.
Anche nell’accesso al fumo di sigaretta vediamo che nel 63% dei casi non è stato controllato il documento di identità oppure che è stato controllato sporadicamente (34%); Stesso copione anche per quanta riguarda la sigaretta elettronica, i giovani dichiarano che nel 78% dei casi non è stato chiesto loro un documento prima dell’acquisto e che 3 volte su 4 il rivenditore non si è rifiutato di vendere il prodotto nonostante fossero minorenni.

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