“Da circa 6 mesi – spiega – questo personale vive in una condizione di difficoltà poiché percepisce uno stipendio di 677 euro. Ciò perché il percorso di stabilizzazione a loro riservato ha ridotto l’orario di lavoro a sole 18 ore settimanali. Quella che doveva essere la soluzione ad uno stato di precarietà ultradecennale si è trasformata in un problema di sopravvivenza”.
“Pertanto – conclude Pistorino – chiediamo la stabilizzazione di tutti gli 800 lavoratori, di cui 500 in Sicilia, e non di 600 come proposto dal Miur, attraverso un incremento delle dotazioni organiche del personale amministrativo e tecnico. Personale oggi carente e di cui le scuole in Sicilia hanno molto bisogno. Inoltre, chiediamo la piena equiparazione del personale ex cococo al resto del personale scolastico all'interno delle operazioni di mobilità”.
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