Magari! Certamente no. Ma vuol dire fare qualcosa anziché niente, dare un piccolo contributo, un gesto di responsabilità e buona volontà.
«Dedico questa filastrocca a giovani, genitori, studenti, nonni e a tutti gli uomini del mondo, rivolgendola a istituzioni, personalità della scuola, della politica, della cultura, della scienza e della società civile, come testimonianza di volontà e contributo per la pace», afferma Mimmo Mòllica, autore della filastocca..
Diamo una possibilità alla pace. Ognuno faccia qualcosa, faccia la sua parte.
La pace è la casa di tutti,
e di tutti, d’ognuno è la pace:
è una pianta che dà molti frutti,
è una quercia possente e tenace.
La pace:
È un fragore assordante,
una bomba che esplode
sul mondo arrogante,
violento e rapace.
La pace si indigna e non tace,
è una voce di bimbo che grida
“è scoppiata, è scoppiata la pace”.
È conquista, è vittoria, è una sfida,
l’invenzione geniale più audace
perché il mondo, tranquillo sorrida.
La pace non è mai un sovrappiù, e un trattato di pace puoi siglarlo anche tu.
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