AGRIGENTO, 30 ottobre 2018 – Il ritratto fotografico come “luogo geometrico di un’esistenza”, immagine che condensa nella testuale “scrittura di luce” tutto il senso e la singolarità della vita di una persona. O di un personaggio. A questi ultimi è dedicata alla FAM Gallery di Agrigento “Un mondo in salvo”, mostra fotografica di Angelo Pitrone [28 ottobre - 2 dicembre 2018] che, in una intensa, silenziosa e singolare collezione di ritratti in bianco e nero, cattura e restituisce ai visitatori tutto il misterioso carisma di alcuni fra gli intellettuali – artisti, scrittori, registi, fotografi - dell’ultimo Novecento in Italia.
Nel testo che introduce l’esposizione, Salvatore Ferlita, docente di Letteratura alla Kore di Enna e critico letterario, si spinge a una indovinata e arguta lettura metaforica degli scatti di Pitrone, che ai ritratti affianca una lunga esperienza nel campo dei beni culturali. E’ così che “Moravia – scrive Ferlita - diventa una delle colonne del tempio greco: la sua espressione seria, composta rimanda alla compostezza e alla serietà dei classici, di quegli autori che ancora hanno qualcosa da dire; ma col rischio di trasformarsi oggi in un rudere, in una impronta del passato prossimo della nostra letteratura. Camilleri, davanti alla macchina per scrivere, sembra in preda a un processo di levitazione: come se fosse sospeso sui tasti.
Lo scatto diventa in qualche modo il correlativo oggettivo della leggerezza dello scrittore empedoclino, della levità della sua scrittura. E Bufalino? È impressionante: assomiglia al calco di se stesso (…). Per non dire di Sciascia: sembra un impiegato del catasto, chino sui suoi quaderni di appunti, poggiati su una pila di libri e, si immagina, vergati con una grafia minuta e chiara (…) Il cipiglio arcigno di Vincenzo Consolo, una sorta di metonimia del suo guardare al degrado, allo scempio dei luoghi e delle coscienze. ‘Fotografare – scritto Susan Sontag – significa appropriarsi della cosa che si fotografa’. Angelo Pitrone – conclude Ferlita – custodisce questo mondo oggi sull’orlo della sparizione, l’ha messo in salvo per noi”.
Ai visitatori il privilegio di accostarsi ai singoli personaggi nella dimensione privata e confidenziale che Pitrone suggerisce con i suoi ritratti. In mostra sono i volti di Simonetta Agnello Hornby, Michelangelo Antonioni, Maria Attanasio, Ugo Attardi, Giuseppe Bonaviri, Sonia Braga, Gesualdo Bufalino, Andrea Camilleri, Bruno Caruso, Matteo Collura, Vincenzo Consolo, Nino De Vita, Natalia Ginzburg, Piero Guccione, Claudio Magris, Dacia Maraini, Alberto Moravia, Mario Monicelli, Gaetano Savatteri, Ferdinando Scianna, Leonardo Sciascia, Enzo Sellerio, Mario Soldati, Mario Tobino. “Un mondo in salvo” di Angelo Pitrone è visitabile alla FAM Gallery, via Atenea 21, dal martedì alla domenica, dalle 17 alle 20. Chiuso il lunedì. Info www.famgallery.it.
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Angelo Pitrone, bio
Agrigento 1955, già fotografo presso la Soprintendenza ai Beni Culturali di Agrigento, Angelo Pitrone ha insegnato Storia e Tecnica della Fotografia presso la Facoltà di Lettere dell’Università di Palermo. Si occupa di fotografia da oltre trent’anni, interessandosi soprattutto al paesaggio e ai segni dei luoghi. Da sempre collabora col Centro Culturale Pasolini di Agrigento per la cura delle mostre di fotografia. Ha pubblicato numerosi libri fotografici tra cui: Viaggio nella Sicilia di Pirandello, Palermo Bandita, Pirandello e i luoghi del Caos, I luoghi del romanzo, Solarium, Migranti, Convivio, Linea di terra. Ha esposto in diverse città in Italia e all’estero. Sue opere fanno parte di collezioni pubbliche e private. Ha seguito, come fotografo, numerose campagne archeologiche in Sicilia e in Nord-Africa per conto dell’Assessorato ai Beni Culturali della Regione Sicilia, e ne ha curato la documentazione fotografica di numerosi cataloghi ed esposizioni scientifiche.
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