Ogni occasione è buona per ricordare l’importanza dell’ospedale Barone Romeo non solo per il
comprensorio di Patti e della Valle del Timeto ma per tutta l’area nebroidea, in quanto presidio
dotato del maggior numero di posti letto e di unità operative considerate di alto profilo. Nonostante
ciò, come già segnalato più volte dalla politica locale e dalla stampa, il “Barone Romeo” oggi
continua a presentare alcune allarmanti criticità. Negli anni scorsi, con i precedenti piani di
dimensionamento sanitario, l’ospedale è stato scippato dell’unità di Nefrologia così come
progressivamente è diminuito il personale in pianta organica nonostante l’aumento dei posti letto.
L’unità operativa di Oculistica è stata ridimensionata mentre quella di Otorinolaringoiatria è stata di
fatto cancellata dall’ultima bozza del piano sanitario.
Una grave carenza è poi rappresentata dalla mancata attivazione H24 del servizio di
Emodinamica con le conseguenze che si possono immaginare per i casi di infarto e altre patologie
alle quali nelle ore notturne e nei giorni feriali si dà risposta con il trasferimento d’urgenza in altri
presidi. A questo proposito si segnalano alcuni casi a cui, nonostante le più recenti direttive sulle
cosiddette reti tempo-dipendenti, si è data risposta con il trasferimento in presidi molto distanti con
conseguente e pericoloso allungamento dei tempi d’intervento.
A questo si aggiungono le carenze di personale medico specialistico in diversi reparti e in
particolare la mancata nomina (che perdura da anni) dei primari per le unità operative complesse di
Chirurgia ed Ortopedia, così come le carenze nel personale infermieristico e di assistenza. In
definitiva il Comitato è contro l’individuazione del Barone Romeo nel piano regionale della rete
ospedaliera come presidio di base: una scelta che sminuisce l’importanza di questa struttura che, per
ampiezza e dotazioni nonché per le necessità del territorio, avrebbe dovuto ricoprire il ruolo di
DEA di I livello per tutta l’area dei Nebrodi (dove oggi esistono solo presidi di base e di
conseguenza sulla fascia da Milazzo a Cefalù non è stato individuato alcun DEA).
Per questi motivi, il Comitato Valle del Timeto CHIEDE alle amministrazioni comunali del
comprensorio di Patti (riunite nel distretto sanitario D30) e ai rappresentanti politici del territorio, di
adempiere ai loro doveri impegnandosi a rappresentare con forza di fronte all’assessorato regionale
alla salute e a tutto il governo regionale gli interessi e le necessità degli abitanti di quest’area, che in
questo momento si traducono nel potenziamento dell’ospedale “Barone Romeo” con il
mantenimento e il rafforzamento della dotazione di unità operative complesse e semplici,
l’attivazione H24 dell’unità di Emodinamica, la nomina dei primari mancanti e l’implementazione
dell’organico ove necessario. Il Comitato, dal canto suo, s’impegna a unirsi e dare il proprio
contributo a tutte le iniziative che avranno come obiettivo la difesa e il potenziamento del “nostro”
ospedale.
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