25/07/2018 - «Fiori di pesco» e altre brevi cose di Mimmo Mòllica, filastrocche per vivere per sempre felici e contenti, ma fino a un certo punto. "Pesco, perché col pesce io mangio e cresco… / Ma se non mangio non esaudisco / il desiderio quasi pazzesco, che custodisco come l’hard-disco / di quel computer che preferisco...
Le filastrocche prima si insegnano ai bambini e meglio riusciranno a memorizzarle: educano al ritmo, abituano a scandire le parole e i concetti, danno un'idea compiuta della musicalità e del comporre in rima. Imprimono nella mente dei più piccoli le storie, i messaggi e i sentimenti che le filastrocche raccontano; nei grandi la... grandezza.
«Perciò io mangio il pesce fresco che a volte pesco… / Ma se non pesco mi arrugginisco, / non mi capisco e non gioisco… / Quando non pesco non concepisco / neanche l’Unesco, non la capisco…».
«Filastrocche una alla volta». Così Mimmo Mòllica ha pensato di presentare le sue filastrocche in una collana di ebook: una alla volta, o quasi. Ognuno degli ebook di questa collana porta il titolo della filastrocca che intende presentare, assieme a poche frasi e qualche aforisma sull'argomento trattato. Le filastrocche siamo noi, ci siamo noi, la famiglia, le situazioni familiari e sociali, i personaggi e le immagini della fantasia, delle fiabe e delle leggende.
Ma se mi dai fiori di pesco
io impallidisco,
guardo sognante,
mi ammutolisco
e non finisco
questo racconto...
Mi vesto ed esco,
lo preferisco,
anzi sparisco,
tra le tue braccia mi preferisco...
Senza di te io non guarisco,
mi compatisco e inaridisco...
Si soffre molto per il poco che ci manca e
gustiamo poco il molto che abbiamo.
William Shakespeare
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