01/07/2018 - L'Europa come l'America «L'Isola delle Lacrime» nel 1900... La creazione di piattaforme di sbarco dei migranti su base regionale è l'argomento che il vertice UE ha affrontato nei giorni scorsi senza tuttavia risolverlo. Torna così di sempre più stretta attualità la questione dell'accoglienza dei migranti e si prospetta la la nascita di nuove Ellis Islands nel Mediterraneo. Non è affatto chiaro se le piattaforme di sbarco dei migranti riguarderà i paesi terzi o il territorio UE solamente. Le nuove Ellis Islands del Mediterraneo accoglierebbero i migranti per l'ispezione e i controlli dei migranti irregolari e per coloro che invece posseggono i requisiti dei rifugiati. Ellis Island è il nome dell'isola artificiale che dal 1892 al 1954 fu la 'dogana' dei migranti italiani verso gli Stati Uniti d'America dove si avverò e/o si infranse il sogno di libertà e benessere di milioni di uomini, donne e bambini: la metà degli americani di oggi ha nella storia familiare una persona passata per Ellis Island.

Ognuno degli ebook di questa collana porta il titolo della filastrocca che intende presentare, assieme a poche frasi e qualche aforisma sull'argomento trattato.
«L'Isola delle Lacrime» rivolge lo sguardo e il cuore all'attuale dramma dei migranti, fenomeno doloroso vissuto già prima del 1900 da innumerevoli cittadini italiani indotti a lasciare la loro Terra in cerca di una vita migliore.
Per oltre 15 milioni di immigrati Ellis Island, un isolotto di fronte a Manhattan, fu la prima tappa di quell'interminabile viaggio della speranza: l'Isola delle Lacrime. Poco prima del 1900 divenne centro di smistamento per gli immigranti: i passeggeri di prima e seconda classe (i più ricchi) venivano controllati direttamente sulla nave. I passeggeri di terza classe (i più poveri) venivano condotti a Ellis Island e là ispezionati: affamati, stremati, disperati e sporchi, non conoscendo l’inglese e senza documenti, venivano interrogati uno ad uno. Gli uomini venivano separati dalle donne e dai bambini. Le famiglie venivano così divise. I “rifiutati” si tuffavano in mare cercando di raggiungere Manhattan a nuoto, altri si suicidavano per non dovere affrontare l’onta del rimpatrio forzato.
In America si lavora bene e si vive male. In Italia si vive bene e si lavora male. (Rita Levi-Montalcini)
Dal molo nuovo, accanto a vecchie lacrime,
fragorosa di suoni e di vociare anonimo,
la nave sciolse l'ancora alle Americhe,
profanando occhi di madri e mogli esauste,
incredule di mondi senza regole,
dove le cuoche scherzano ed ammiccano,
straripanti di ghiros e kebab.
[....]
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