21/06/2018 - «L'Isola delle Lacrime»: filastrocche una alla volta, come scrivere in versi per il semplice gusto di andare spesso a capo. Così Mimmo Mòllica ha pensato di presentare le sue filastrocche in una collana di ebook: una alla volta, o quasi. Ognuno degli ebook di questa collana porta il titolo della filastrocca che intende presentare, assieme a poche frasi e qualche aforisma sull’argomento trattato.
Per oltre 15 milioni di immigrati Ellis Island, un isolotto di fronte a Manhattan, fu la prima tappa di quell’interminabile viaggio della speranza: l'Isola delle Lacrime. Poco prima del 1900 divenne centro di smistamento per gli immigranti: i passeggeri di prima e seconda classe (i più ricchi) venivano controllati direttamente sulla nave. I passeggeri di terza classe (i più poveri) venivano condotti a Ellis Island e là ispezionati: affamati, stremati, disperati e sporchi, non conoscendo l’inglese e senza documenti, venivano interrogati uno ad uno. Gli uomini venivano separati dalle donne e dai bambini. Le famiglie venivano così divise. I “rifiutati” si tuffavano in mare cercando di raggiungere Manhattan a nuoto, altri si suicidavano per non dovere affrontare l’onta del rimpatrio forzato.
In America si lavora bene e si vive male. In Italia si vive bene e si lavora male. (Rita Levi-Montalcini)
Dal molo nuovo, accanto a vecchie lacrime,
fragorosa di suoni e di vociare anonimo,
la nave sciolse l'ancora alle Americhe,
profanando occhi di madri e mogli esauste,
incredule di mondi senza regole,
dove le cuoche scherzano ed ammiccano,
straripanti di ghiros e kebab.
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L'Isola delle Lacrime
(l'amore al tempo dei migranti)
Filastrocche una alla volta
di Mimmo Mòllica
Amazon,
Formato Kindle
EUR 2,50
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