Messina, 30 aprile 2018 – L’acceso campanilismo ha fatto andare un po' sopra le righe il sindaco di Capo d’Orlando Ingrillì dimenticando che sono amico suo e che soprattutto ho sostenuto la sua amministrazione nonostante la sua posizione politica sia diversa dalla mia. Comprendo però l’ansia di prestazione di chi si trova ad amministrare un Comune precedentemente ed egregiamente governato da Enzo Sindoni. Quanto al progetto di ripascimento ribadisco che se le procedure verranno rispettate ma soprattutto se non vi sarà alcuna conseguenza negativa per i litorali vicini, già danneggiati dall’erosione, io non posso che esserne lieto. Ritengo che anche il sindaco di Capo d’Orlando condivida l’idea che non si possa guardare solo il proprio orticello, a maggior ragione quando si parla di località turistiche e si è alla vigilia della stagione balneare.
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(La nota dell'on. Nino Germanà sul prelievo delle sabbie accumulate a Bagnoli di Capo d’Orlando: "Rischia seriamente di compromettere la situazione delle spiagge vicine, andando anche in controtendenza rispetto allo spirito che porterà i Comuni nebroidei, il 3 maggio a siglare con il governo Musumeci il “Patto per la Costa”.
Nell’imminenza della stagione estiva ben vengano gli interventi tampone purchè questi non vengano realizzati a discapito delle spiagge vicine, come temo possa verificarsi nel caso di Capo d’Orlando. L’intervento di ripascimento della spiaggia ad ovest del porto turistico di Capo d’Orlando, possibile grazie all’attenzione del governo Musumeci, prevede infatti che le sabbie vengano prelevate da Bagnoli, là dove si sono accumulate, per essere quindi ricollocate nella spiaggia ad ovest del porto, del Faro e fino alla foce del torrente Zappulla. Giova rilevare che questo tipo d’intervento non è compatibile con il naturale movimento dei sedimenti di spiaggia lungo il litorale tirrenico e rischia di pregiudicare, se non danneggiare, i tratti di costa vicini, da Ponte Naso fino a Gioiosa Marea.
Il naturale trasporto di sedimenti procede infatti da ovest verso est tant’è che in sede di Valutazione di Impatto Ambientale dei lavori di completamento del Porto di Capo d’Orlando, è stato prescritto il divieto di effettuare interventi di "back-passing" delle sabbie dagli accumuli di Bagnoli verso le spiagge ad ovest. Sono stati autorizzati solo ed esclusivamente trasporti di sabbie verso i litorali ad est del porto: S. Carrà, Ponte Naso, Brolo, Piraino, Gioiosa Marea. Stiamo parlando di litorali a grave rischio erosione costiera che necessitano di interventi di ripascimento le cui sabbie dovranno essere auspicabilmente prelevate, oltre che dalla naturale riattivazione del trasporto sedimentario dei torrenti, anche dall'accumulo di Bagnoli, peraltro in piena conformità alle prescrizioni della V.I.A. del Porto Turistico.
Ne consegue che l’intervento di prelievo delle sabbie accumulate a Bagnoli che il Comune di Capo d’Orlando sta avviando rischia seriamente di compromettere la situazione delle spiagge vicine, andando anche in contro tendenza rispetto allo spirito che porterà i Comuni nebroidei, il 3 maggio a siglare con il governo Musumeci il “Patto per la Costa”. L’obiettivo del Patto è procedere con progetti unitari e organici per il ripascimento dei litorali, evitando appunto che singoli interventi possano finire con il danneggiare le spiagge vicine. Ho già sentito l’assessore regionale al territorio Totò Cordaro affinchè intervenga per evitare spiacevoli conseguenze proprio a ridosso della stagione estiva, per la quale i comuni di Gioiosa, Naso, Brolo, prevedono un flusso turistico imponente e che certo non può essere compromesso proprio dai “vicini di casa”.
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