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DE LUCA SU M5S: "BUGIARDI CON LE GAMBE CORTE, ORA CERCANO DI NASCONDERE LE PROPRIE MALEFATTE"

Messina, 10 maggio 2018 – "Stupisce la superficialità con cui l’on. Zafarana e i suoi accoliti messinesi cercano ora di nascondere le proprie malefatte, sparando balle clamorose. Ma per fortuna carta canta e gli emendamenti presentati dagli stessi deputati del Movimento 5 Stelle sono sotto gli occhi di tutti a riprova di come durante la discussione sulla Finanziaria abbiano deliberatamente lavorato contro la città di Messina e contro i messinesi. Ma il problema è politico e riguarda in generale l'affidabilità di questi personaggi."

Cateno De Luca attacca pesantemente i parlamentari del M5S che lo avevano accusato di aver presentato emendamenti privi di copertura finanziaria per diversi interventi a favore della città di Messina.
Ma come dimostrato dagli emendamenti presentati proprio dall'on.le Zafarana e altri deputati pentastellati, la loro idea in aula era molto diversa, proponendo proprio l'utilizzo degli stessi fondi POC di cui ora asseriscono la non disponibilità.

"Dal punto di vista tecnico - prosegue De Luca - devo far presente intanto ai 5 stelle che ho presentato gli emendamenti dopo aver acquisito informazioni adeguate da parte della Ragioneria Generale e del Dipartimento Programmazione della Regione. Non so a quali pseudofonti si affidi la Zafarana ma dubito possano essere più qualificate ed affidabili degli Uffici regionali."

Ma per De Luca, al di là dei singoli emendamenti, il problema posto dalle dichiarazioni della presidentessa dei deputati del M5S "è tutto politico ed è alla base della attendibilità ed affidabilità politica di questi parlamentari che dicono (anzi urlano) una cosa ma poi ne fanno un'altra diametralmente opposta!
Ciò che la Zafarana, Cancellieri, Pasqua, Zito, Palmeri e gli altri deputati del Movimento anti Messina dovrebbero chiarire è perché mentre urlavano che i fondi POC non sono disponibili, hanno presentato emendamenti per usare proprio quei fondi!"

Per De Luca quindi, "i deputati del Movimento 5 Stelle non solo sono bugiardi nei comunicati stampa, ma anche superficiali nel non considerare che le proprie bugie hanno le gambe corte e sono sotto gli occhi di tutti!"
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“Dei fondi Poc che ammontano ad oltre 1,6 miliardi di euro non risulta allo stato attuale nemmeno un euro impegnato. I fondi Poc già interamente programmati possono essere riprogrammati, a seguito delle norme approvate con la legge di stabilità 2018, in base alle normali procedure concertative con il Cipe, per come sempre avvenuto. La legge di stabilità 2018, all’art. 100 “Interventi nell’ambito della programmazione regionale unitaria” ha previsto la riprogrammazione dei fondi per oltre 350 milioni di euro, tra i quali i fondi destinati per la città di Messina. Inoltre, nell’asse 2 del Poc “Riduzione e gestione dei rischi ambientali” rientra la risoluzione della bonifica dell’ex area Sanderson di Pistunina prevista al comma 5 dell’art. 100 della legge di stabilità 2018: “Al fine di bonificare e valorizzare l’area ex Sanderson ricadente nel territorio della Città di Messina, è destinata al Comune di Messina, per l’esercizio finanziario 2018, la somma di 25.000 migliaia di euro, a valere sui fondi del Piano di Azione e Coesione – Programma Operativo Complementare (Poc) 2014-2020.

“Nell’asse 3 del Poc “Miglioramento del sistema idrico integrato” rientra la risoluzione dell’emergenza idrica di Messina, prevista al comma dell’art.100 della legge di stabilità 2018: “Al fine di superare le criticità conseguenti all’emergenza idrica, alla città di Messina, per le attività di ricerca idrica e la realizzazione delle opere di approvvigionamento idrico, è destinata, per l’esercizio finanziario 2018, la somma di 20.000 migliaia di euro, a valere sui fondi del Piano di Azione e Coesione – Poc”.

“Nell’asse 10 del Poc – continua De Luca -, “Miglioramento delle condizioni di contesto sociale ed economico nei sistemi urbani e territoriali siciliani”, rientra la risoluzione del risanamento e delle realizzazione degli alloggi in sostituzione delle barocche di Messina“. Viene qui richiamata la somma di 40 mila euro, “a valere sui fondi del Piano di Azione e Coesione – Poc 2014-2020”, “ai quali aggiungere altri 40 milioni di euro di bilancio regionale quali residui della legge 10/1990”.

“Il Poc finanziato con i fondi statali è parallelo e di rafforzamento rispetto al Po Fesr 2014-2020, il quale invece è finanziato da fondi UE. Il valore complessivo del Poc 2014-2020, articolato in 11 assi è pari a 1.633,03 milioni di euro (pari a 1,6 miliardi di euro). Dal documento di programmazione del Poc viene fuori come le risorse siano tutte programmate ma non impegnate, in 11 assi suddivisi per campo di attuazione. Le risorse, pertanto, non sono impegnate in quanto l’impegno si definisce con l’obbligazione che l’ente finanziatario assume nei confronti del beneficiario”.

“Le uniche risorse, facenti parte del Poc – aggiunge ancora De Luca – che prevedono un’attuazione mediante accordo di programma sono quelle da impegnare per le finalità a favore degli interventi come individuati nell’Accordo di Programma Quadro sulla depurazione delle acque reflue di cui alla delibera di questo Comitato n.60/2012 per un importo pari a 334,619 milioni di euro, e che andranno a confluire nella contabilità speciale del Commissario nazionale per la depurazione, prof. Rolle; queste risorse, ancorché non impegnate, non sono ovviamente oggetto della programmazione prevista dalla legge di stabilità a favore della Città di Messina”.

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