Palermo, 15 marzo 2018 – È salito del 30% il valore delle esportazioni siciliane nel 2017. Lo scorso anno il fatturato delle vendite all’estero è stato pari a 9,2 miliardi di euro in aumento rispetto al 2016 quando il giro d’affari è stato di 7,1 miliardi. Numeri in crescita, dunque, e una performance in termini percentuali che è tra le migliori in Italia. Basti pensare che per quanto concerne la dinamica dell’export verso i paesi extra Ue, la Sicilia incassa un +39% mentre il flusso di vendite nei Paesi Ue cresce del 19%. A certificare i numeri delle esportazioni siciliane è l’Osservatorio economico di Unioncamere Sicilia che ha rielaborato i dati regionali dell’Istat sull’export del 2017.
«Il risultato ottenuto dalla Sicilia nel 2017 – commenta il Segretario generale di Unioncamere Sicilia, Santa Vaccaro - è al di sopra del dato medio nazionale (+7%, ndr) e posiziona l’Isola in testa tra le regioni con la maggiore crescita. Dopo anni bui, l’export regionale torna a crescere immettendo sui mercati stranieri la qualità del made in Sicily prodotto dalle nostre imprese che, sono i numeri a dirlo, vengono sempre di più apprezzate all’estero».
Tra le province siciliane che più hanno contribuito alla crescita tendenziale delle esportazioni regionali si segnalano Siracusa (+41,84%), spinta dall’ottima performance dei prodotti petroliferi, Catania (+24,65%) e Messina (+23,37%). Bene anche Agrigento (+16%), Caltanissetta ed Enna (entrambe con una crescita del 7%). A Palermo si registra un lieve incremento del 2,5% mentre Trapani è l’unica provincia siciliana che segna un calo (-4,7%).
In crescita anche il settore delle importazioni per un valore complessivo di 14 miliardi di euro nel 2017 contro gli 11 miliardi di euro fatturati nel 2016.
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