È singolare che chi, come il Consigliere Santalco, nell’ultimo anno ha più volte, anche pubblicamente, attaccato la Variante si dichiara oggi incompatibile e quindi dichiara che non parteciperà alla discussione in aula (se mai questa ci sarà) anche il suo comportamento nell’ultimo anno non ha tenuto conto della sua incompatibilità. Perché i Consiglieri che oggi si dichiarano o meglio iniziano a dichiararsi incompatibili hanno partecipato alle discussioni in Commissione luogo in cui hanno potuto orientare la decisione? Perché non hanno accertato o verificato prima la loro condizione? Le norme che regolano le incompatibilità (LR 30/2000) risalgono al 2000 e chi ha l’onore di rappresentare i cittadini deve anche assumersi l’onere della loro conoscenza.
In merito alle squallide e infamanti affermazioni che il Consigliere Santalco ha ritenuto di fare sul Sindaco e su di me, preciso che l’organo a cui spetta la decisione è il Consiglio e non la Giunta perchè così è previsto dalle norme; comunque se oltre a fare illazioni avesse avuto il desiderio di capire, avrebbe potuto chiedere un approfondimento agli uffici che avrebbero fornito le informazioni che di seguito riporto per la massima trasparenza e per conoscenza di tutti. Ma, ripeto, bisognerebbe avere come obiettivo quello di capire e approfondire la reale situazione e non di gettare inutilmente fango.
Accorinti Renato - foglio 42 part. 617 sub 2 e foglio 42 part. 618 sub. 1 e 3 - trattasi di fabbricato in zona a3 (indice 3 saturato dal fabbricato esistente).
De Cola Federica e De Cola Giuseppe - foglio 47 par 1092 - part. 1100 sub 1 trattasi di fabbricato esistente in zona b4e (indice 1,5 saturato dal fabbricato esistente).
In entrambe i casi si tratta di aree in cui già da tempo per il PRG oggi vigente e quindi indipendentemente dalla Variante, non è più possibile nessun ampliamento dell’esistente.
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