Roma, 19 febbraio 2018 - L’Osservatorio si occuperà di creare un sistema informativo per l’attuazione e il monitoraggio del diritto allo studio. Curerà analisi, confronti e ricerche, anche attraverso incontri con gli enti erogatori dei servizi, le università e le istituzioni di alta formazione, artistica, musicale e coreutica (AFAM), sui criteri e le metodologie adottate, con particolare riferimento alla valutazione dei costi di mantenimento agli studi, ai livelli essenziali omogenei nonché ai risultati ottenuti. L’Osservatorio dovrà presentare al Ministro proposte per migliorare l’attuazione del principio di garanzia su tutto il territorio nazionale dei livelli essenziali delle prestazioni. Un compito, dunque, a trecentosessanta gradi. Entro il mese di marzo di ogni anno presenterà una relazione annuale sull’attuazione del diritto allo studio a livello nazionale.
L'Osservatorio resta in carica tre anni ed è composto da rappresentanti del MIUR, del Ministero dell’Economia e delle Finanze, delle Regioni e delle Province autonome di Trento e di Bolzano della Conferenza dei rettori (CRUI) del Convegno permanente dei direttori e dei dirigenti dell'università (CODAU), del Consiglio nazionale degli studenti universitari (CNSU), della Conferenza dei Collegi universitari di merito (CCUM), da esperti del settore.
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