ROMAN Vasile, nato nel 1988 a Iasi (Romania), di GUAIA Giuseppe, nato nel 1962 a
Gela (CL), di PALMIERI Cristoforo, nato nel 1971 a Gela (CL) e di CARDIZZONE
Francesco, nato nel 1994 a Gela (CL).
Il reato contestato ai predetti soggetti, indagati in concorso, è l’intestazione fittizia di beni al
fine di agevolare l’organizzazione mafiosa di “cosa nostra” di Gela.
Le complesse attività investigative condotte dal Centro Operativo D.I.A. di Caltanissetta,
avviate nel 2015 a seguito dell’analisi di segnalazioni di operazioni bancarie sospette,
hanno consentito di individuare, a fronte di articolati accertamenti bancari ed economico –
patrimoniali, fittizie intestazioni di cariche e ruoli in seno alle suddette società gelesi, ben
inserite nella fornitura di manodopera altamente specializzata nel settore degli impianti
petroliferi in tutta Italia e all’estero, risultate riconducibili a LONGO Valerio, soggetto
saldamente inserito nelle dinamiche di “cosa nostra” gelese – cosca RINZIVILLO, quale
vero e proprio “dominus de facto” dell’intera strategia criminale (in ciò coadiuvato dal
pluripregiudicato PALMERI Rocco).
Per la realizzazione di tale disegno criminoso, il LONGO ha utilizzato, quali prestanome, il
proprio coniuge RINZIVILLO Monica, peraltro anch’essa pesantemente implicata in
vicende di mafia, nonché gli indagati CARDIZZONE Francesco, ROMAN Vasile e
GUAIA Giuseppe, in stretti e confidenziali rapporti d’affari con il LONGO.
Le cinque società gelesi sequestrate, valutate complessivamente 1 milione e 200 mila
euro, sono la “G.L. COSTRUZIONI S.R.L. SEMPLIFICATA”, la “M.S.G. METAL SUD
GAS S.R.L.”, la “R.M. SALDATURA S.R.L. SEMPLIFICATA”, la “M.S.G.
COSTRUZIONI S.R.L.S.”, la “TECNOMED S.R.L.S. UNIPERSONALE” (già oggetto di
analogo provvedimento nel maggio 2017, nell’ambito di una misura di prevenzione
patrimoniale, eseguita su proposta del Direttore della D.I.A.).
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