Loading...

ANTONIO PRESTI: «LE ROCCE, NESSUN LIVORE, SOLO ESTREMA GRATITUDINE»

Intervista al mecenate messinese dopo la sentenza del CGA che annulla il comodato d’uso per l’ex villaggio turistico: «Lo spirito che anima il dono è l’amare, e lo spirito dell’amare non conosce mai fine. La fondazione Fiumara d’Arte non chiederà nessun risarcimento. È stato solo un dono»

23/01/2018 - Non si scompone il mecenate Antonio Presti dopo la sentenza del CGA che ha annullato il comodato d’uso stipulato tra la Città metropolitana di Messina e la Fondazione Fiumara d’Arte per la fruizione delle Rocce di Taormina. Una frenata inattesa che sospende il percorso degli ambiziosi progetti studiati dal Maestro Presti per restituire il poggio naturale - dopo mezzo secolo di abbandono - a tutta la comunità che per 50 anni ne era stata privata. Una riconsegna al mondo sigillata il 27 luglio 2017, momento della riapertura ufficiale del sito, vissuta da tutti come la fine di un incantesimo, finalmente spezzato dopo il lungo oblio.

Ex villaggio turistico di grande attrattiva negli anni ’60, il poggio di Capo Mazzarò con il comodato di 99 anni concesso alla Fondazione Fiumara d’Arte, finalmente rientrava al centro di un percorso di valorizzazione con la creazione del Museo della bioarchitettura, che avrebbe coinvolto i maggiori artisti, architetti e ingegneri europei over 35. Nella volontà di Presti quella di lasciare in eredità alle associazioni di ragazzi down la gestione della struttura.

Subscribe to receive free email updates:

0 Response to "ANTONIO PRESTI: «LE ROCCE, NESSUN LIVORE, SOLO ESTREMA GRATITUDINE»"

Post a Comment

Loading...