La presenza di Antoci è stata di alto valore simbolico sia perché è stato l’ideatore del Protocollo di Legalità contro la mafia dei terreni, diventato da poco legge dello Stato, che per le sue forti prese di posizioni contro le infiltrazioni mafiose, attività per la quale ha subìto un gravissimo attentato da cui è uscito illeso grazie all’intervento degli uomini della scorta e del Vice Questore Daniele Manganaro. Molto interessanti gli interventi dei relatori che hanno snocciolato le storie e i numeri della criminalità ambientale in Italia e contenute nel Rapporto 2017.
Le chiusure affidate a Giuseppe Antoci che sferra un duro attacco alle famiglie mafiose e dice: “sappiano che arriveremo anche qua, sia con i sequestri che con la restituzione dei fondi europei alla gente onesta; i mafiosi – prosegue Antoci - sono senza dignità e noi facendo squadra siamo più forti. Lo dico qui a Corleone dove vengo per la pima volta e dove voglio, insieme alla tanta gente per bene che ci vive, raccontare un antimafia dei risultati che vince le battaglie e che trasferisce il messaggio che insieme possiamo farcela – conclude Antoci”.
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