Palermo, 11 novembre 2017 - Tamajo Edmondo detto Edi, deputato già eletto all'Assemblea Regionale Siciliana nella XVI^ Legislatura, nato a Palermo il 14-02-1976, diploma Istituto Tecnico Commerciale e funzionario Unicredit, neo deputato all'Ars eletto nella lista Sicilia Futura, è indagato a Palermo per associazione a delinquere finalizzata alla corruzione elettorale. Nell’ultima campagna elettorale per le Regionali siciliane, lo scorso 5 novembre, avrebbe comprato a 25 euro l'uno i voti per farsi eleggere.
La procura della Repubblica di Palermo, procuratore capo Francesco Lo Voi, ha così notificato a Tamajo un avviso di garanzia. Edi Tamajo è stato il più votato nelle liste palermitane con 13.984 preferenze, superando perfino Gianfranco Miccichè.
Candidato nella lista Sicilia futura, con quasi 14 mila preferenze ufficialmente sosteneva il candidato del centrosinistra Fabrizio Micari. Tamajo, il candidato più votato a Palermo e terzo in tutta la Sicilia è indagato per associazione a delinquere finalizzata alla corruzione elettorale.
La Guardia di Finanza ha perquisito il suo comitato elettorale, convocato al Palazzo di giustizia, davanti al procuratore aggiunto Sergio Demontis e al sostituto Fabiola Furnari, dovrà rispondere di tali circostanze.
All’Assemblea Regionale Siciliana, dopo l'arresto di Cateno De Luca a Messina, posto agli arresti domiciliari per evasione fiscale e proprio ieri assolto per altro processo pendente al Tribunale di Messina, il caso Tamajo, deputato regionale originario di Mondello, è il secondo scossone. Sicilia Futura, è il movimento guidato dall’ex ministro Totò Cardinale.
Così Edy Tamajo scrive oggi su Fb: "Edy Tamajo
"Carissimi Amici , apprendo con stupore l'avvio dell'inchiesta giudiziaria nei miei confronti.
Posso affermare , senza timore di smentita , di non aver mai comprato un solo consenso, ma di aver costruito la mia carriera politica sull'attività quotidiana a favore della gente e della collettività. Si tratta di condotte che sono lontano anni luce dal mio modo di fare politica, da quello della mia famiglia e del mio gruppo politico.
Ho dato la mia totale disponibilità, nei confronti dell'autorità giudiziaria, per chiarire questa incresciosa vicenda che sono sicuro, grazie al lavoro dei miei avvocati, riuscirò prestissimo a dimostrare che si tratta di un infondato castello di accuse! Starò in silenzio per qualche giorno... un silenzio pieno di rabbia e un cuore lacerato che batte forte.
Giunga a tutti voi, cari amici miei (cariche istituzionali comprese), un profondo abbraccio, ed un caloroso incoraggiamento a continuare ad espletare il vostro lavoro con serietà ed onestà... quella che ci ha sempre contraddistinto! Vi voglio bene!"
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