Rispetto all’anno precedente, i flussi turistici aumentano del 3,1% in termini di arrivi e del 2,6% in termini di presenze (con oltre 10 milioni di notti in più). Le presenze risultano in crescita negli esercizi alberghieri (+1,8%), ma soprattutto in quelli extra-alberghieri (+4,2%) dove si sono registrati i maggiori incrementi. In questa tipologia di esercizi, infatti, il numero di arrivi è cresciuto di un terzo (+37,3%) rispetto al 2010, a fronte di un aumento del 13,7% del settore alberghiero (gli incrementi sono rispettivamente +8,7% e +6,6% in termini di presenze).
Continua la dinamica positiva della domanda interna di turismo, con un aumento sia degli arrivi (+3,1%) sia delle presenze (+1,6%) di clienti residenti in Italia. L’incremento della clientela residente ha interessato in misura sostanzialmente equivalente sia gli alberghi (+1,8%) sia le strutture extra-alberghiere (+1,4%).
Questa tendenza appare confermata dai dati dell’indagine “Viaggi e vacanze”, in base ai quali si stima che nel 2016 il 36,9% dei residenti in Italia abbia viaggiato sul territorio nazionale per vacanza (36,1% nel 2015) e l’1,4% per motivi di lavoro (1,2% nel 2015).
Un andamento positivo più marcato riguarda la componente non residente: gli arrivi salgono del 3,1% e le presenze del 3,5%. In particolare, le presenze dei clienti non residenti aumentano in proporzione soprattutto nel settore extra-alberghiero (+7,2% a fronte del +1,8% negli alberghi) che, pur assorbendo solo un terzo dell’utenza straniera (33,8%), mostra gli incrementi maggiori.
La permanenza media, ossia il numero medio di notti trascorse negli esercizi ricettivi per ogni arrivo, è pari a 3,45 notti per cliente, in calo per la componente della clientela domestica (da 3,43 notti del 2015 a 3,38 del 2016) e sostanzialmente stabile per quella estera (3,50 nel 2015 e 3,51 nel 2016). La permanenza negli esercizi extra-alberghieri è in media molto più lunga che negli alberghi (5,07 contro 2,97 notti per cliente).
È Roma la principale destinazione turistica con oltre 25 milioni di presenze (6,3% del totale nazionale); seguono, molto più distanziate, Milano (2,7%) e Venezia (2,6%).
Gli aumenti più consistenti in termini di presenze si registrano in Abruzzo (+8,8% rispetto al 2015), Calabria (+7,1%), Lazio (+6,7%) e Lombardia (+6,4%).
Con il 14% di presenze registrate, la Germania si conferma il principale Paese di provenienza dei turisti stranieri in Italia; seguono Francia e Regno Unito con quote di poco superiori al 3%.
Anche nel 2016 l’Italia rimane il terzo Paese in Europa per presenze negli esercizi ricettivi dopo Spagna e Francia, con una quota del 14,0% sul totale dei Paesi della Ue28 (stabile rispetto al 2015).
Italia, Spagna, Francia e Germania insieme coprono oltre la metà (57,4%) delle presenze turistiche complessive dell’Ue28.
Si stima che i residenti prenotino direttamente circa il 76% dei viaggi negli esercizi ricettivi italiani, in forte aumento rispetto al 2015 (+33% per i viaggi di vacanza e +12,8% per quelli di lavoro) a discapito dei viaggi senza prenotazione che calano del 26,0% nel confronto con l’anno precedente e rappresentano circa il 15% delle partenze. Oltre la metà dei viaggi viene prenotato tramite Internet (54,5%), con un’incidenza maggiore nel caso dei viaggi di vacanza (57,0%).
Nel 2016 i residenti che pernottano negli esercizi ricettivi in Italia hanno speso in media 369 euro per viaggio e 82 euro per notte, valori sostanzialmente stabili nel triennio 2014-2016.
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