“Mettere le proprie risorse al servizio degli altri, scegliere di condividere il proprio tempo, la propria energia, la propria intelligenza, il proprio impegno significa sentirsi parte di una comunità. Educare al dono – prosegue Fedeli - è decisivo per una convivenza democratica. È uno degli aspetti più importanti e fondanti, insieme al tema del dialogo con l’altro, di quella cittadinanza attiva che vogliamo promuovere fra le studentesse e gli studenti, anche con iniziative come questa”.
La legge, ricorda la circolare indirizzata a tutte le istituzioni scolastiche, individua nel Giorno del dono un’occasione per “offrire ai cittadini l'opportunità di acquisire una maggiore consapevolezza del contributo che le scelte e le attività donative possono recare alla crescita della società” ravvisando in esse “una forma di impegno e di partecipazione nella quale i valori primari della libertà e della solidarietà affermati dalla Costituzione trovano un'espressione altamente degna di essere riconosciuta e promossa”.
Il Parlamento italiano, con la legge n. 24 del 10 febbraio 2005, ha riconosciuto poi il 4 ottobre anche quale “solennità civile e giornata della pace, della fraternità e del dialogo tra appartenenti a culture e religioni diverse”, in onore dei Santi Patroni speciali d'Italia San Francesco d'Assisi e Santa Caterina da Siena. Dono, dialogo, rispetto sono dunque le parole chiave sulle quali le scuole sono invitate a riflettere. Anche attraverso il “Calendario del dialogo – le feste delle comunità”, realizzato dalla Commissione sul pluralismo, la libertà e lo studio delle scienze religiose a scuola, istituita presso il MIUR, allegato alla circolare.
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