Grazie Presidente, Buongiorno ai Signori Senatori, Grazie a voi per l'occasione di confronto che fornite al Governo anche oggi. Ritengo questa audizione molto utile e partirei dal codice della nautica in quanto siamo di fronte a un provvedimento che è quello schema di decreto recante revisione e integrazione del codice nautica da diporto che tutela molteplici interessi pubblici generali. L'imminente scadenza della delega, come mi avete ricordato anche più volte voi Senatori, rende necessario un confronto ampio, costruttivo e anche risolutivo direi.
Lo schema di decreto è teso a perseguire obiettivi di semplificazione amministrativa, prima di tutto, nelle sue diverse espressioni. Mira inoltre a favorire il riconoscimento e di ampliare la possibilità di utilizzo dell'unità da diporto, valorizzando in maniera crescente la destinazione agli scopi commerciali in linea con le previsioni vigenti che hanno già introdotto la categoria del cosiddetto “diporto commerciale”. Ci si pone nell'ottica di favorire il potenziamento degli strumenti di tutela di essenziali interessi pubblici generali, in primo luogo la protezione dell'ambiente marino, c'è la promozione di una cultura del mare, la sicurezza della navigazione, la salvaguardia della vita umana in mare e l’educazione alla cultura del mare incentivando anche l'inclusione di persone diversamente abili.
Lo schema di decreto è stato predisposto tenendo conto dei contributi delle categorie produttive, dei principali stakeholders - anche se devo onestamente dire che la prima versione ancora doveva terminare una serie di confronti che poi hanno consentito credo a noi anche di avere alcune idee più chiare sulla conciliazione di alcuni interessi.
Il provvedimento ha previsto interventi sulle procedure di iscrizione, di cancellazione e di dismissione di bandiera per quanto concerne le vendite all'estero del naviglio italiano e di trasferimento dai registri esteri. Ulteriori aspetti che vorrei sottolineare riguardano la regolamentazione dell'attività in materia di locazione e noleggio di natanti, la previsione di un numero congruo di accosti riservate l'unità in transito, e le unità condotte o che trasportano persone diversamente abili.
Nello schema di decreto è stata prevista inoltre la regolamentazione puntuale dei campi di ormeggio attrezzati nelle zone di riserva generale, le cosiddette zone B e C, e l'introduzione di una serie di figure professionali attinenti al diporto quali il mediatore del diporto e l'istruttore di vela nonché di un titolo professionale semplificato per il diporto accanto a quelli già esistenti.
Quindi in un’ottica di perfezionamento del testo che vi abbiamo mandato dopo il Consiglio dei Ministri del 15 settembre, per favorire un più ampio coinvolgimento degli operatori del settore, abbiamo lavorato poi in queste settimane, in questi giorni, per recepire alcune indicazioni e alcune istanze di semplificazione ulteriore che ci hanno introdotto le associazioni - sto parlando soprattutto di semplificazione nei documenti di bordo dei “superyacht”, l'immatricolazione a cura del utilizzatore in leasing, il noleggio occasionale e il domicilio amministrativo di proprietà residenti all'estero, la dichiarazione di armatore, l’anagrafe delle patenti nautiche - abbiamo continuato a lavorare a diversi argomenti e posso affermare adesso che molte correzioni sono potenzialmente anche grazie ai suggerimenti che arriveranno poi da voi sono il Governo è ovviamente molto disponibile ad accogliere perché ci sembra davvero che migliorino ulteriormente il codice della nautica da diporto.
In riferimento al coordinamento poi del procedimento concernente l’attuazione del sistema telematico centrale, che è l'altro oggetto che il Presidente ha introdotto, con il provvedimento di revisione del codice e quindi il coordinamento tra questi due elementi, posso affermare che è assolutamente necessario avere un coordinamento tra i due provvedimenti e in tal senso lo schema di regolamento concernente l'attuazione del sistema telematico della nautica da diporto è stato approvato in via preliminare dal Consiglio dei Ministri, poi sono stati richiesti i pareri alla Conferenza Unificata e al Consiglio di Stato, e lo stesso provvedimento è già stato trasmesso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri al Dipartimento per i Rapporti col Parlamento in data 7 settembre 2017. Sullo schema quindi dovremmo acquisire i pareri delle Commissioni competenti. In un secondo momento procederemo al coordinamento con la riforma del Codice della nautica da diporto.
Quindi sarà prevista nel Codice una norma di richiamo al Siste - al sistema telematico centrale - e allo Sted – lo sportello telematico del diportista - in maniera da avere un coordinamento tra i due elementi regolamentari.
In conclusione quindi permane la massima apertura ovviamente per le integrazioni che si riterranno opportune ma ci sembra che finalmente siamo vicini alla meta di una riforma di questo settore che ha subito una crisi profondissima negli anni precedenti e che negli ultimi tre anni invece ho avuto una ripresa molto significativa anche documentata dal grande successo del Salone di Genova che sono andato sono andato inaugurare e. E’ una industria italiana - in particolar modo industria turistica - molto rilevante e che credo meriti un’attenzione e la conclusione di questo iter legislativo.
Il correttivo porti è una fase conclusiva di quella riforma portuale che voi avete - in maniera molto importante - contribuito a portare avanti e che è un punto di forza delle riforme del Governo.
È molto seguito e accettato dagli operatori portuali, in primo luogo, abbiamo bisogno però di qualche correttivo perché come vi è necessità di affinare alcuni strumenti. Alcuni argomenti non erano stati appositamente affrontati nella prima versione della Riforma e sapevamo già che avremmo dovuto metterci mano, per non creare ulteriore peso diciamo di implementazione della riforma, abbiamo voluto metterci mano in un secondo momento.
Si tratta di una credo di un ulteriore tassello utile alla riorganizzazione portuale, sempre nell'ottica di portare efficacia al Sistema Paese, per l'Italia interpretata come il grande molo del Mediterraneo, e quindi le azioni di integrazione, di semplificazione e di efficienza previste nel decreto penso che consentiranno ai porti di diventare più capaci di creare occupazione, sviluppo economico ed equilibrio tra domanda e offerta all'interno dei Sistemi Portuali.
Ovviamente il tutto nell’ottica di valorizzare tutto il “sistema mare” e quindi in maniera che espliciti tutto il suo potenziale.
Vorrei ricordare che gli interventi più significativi proposti riguardano la classificazione dei porti, l'attribuzione al piano regolatore portuale del compito di definire le funzioni di ciascun porto, l'introduzione del riferimento al piano dell'organico del porto - questo tema della materia del lavoro era uno degli elementi che abbiamo appositamente omesso nella prima versione della Riforma - e l'inserimento di disposizioni che sono più disposizioni di chiarimento in materia di inconferibilità e incompatibilità per i membri nominati del Comitato di Gestione.
Per quanto riguarda la classificazione, si è superato il regime attualmente in vigore che fa riferimento a criteri e caratteristiche dimensionali, tipologiche, funzionali dei porti per la classificazione, perché abbiamo pensato che queste modalità di classificazione siano troppo complesse e non rispondano appieno al mutato quadro costituzionale che c'è tra Stato ed Enti Locali. La modifica che si propone tiene conto del riparto di competenze, appunto, tra Stato e Regioni, prevedendo una netta distinzione tra porti nazionali e porti regionali e creando quindi una netta semplificazione.
Per quanto concerne invece la revisione delle competenze di governance, in linea con i principi dettati dalle norme deleganti, si è previsto in capo al Presidente dell'Autorità di Sistema Portuale - in un'ottica di porre particolare attenzione al lavoro portuale - l'adozione del piano dell'organico del porto dei Lavoratori delle imprese previa delibera del Comitato di Gestione, sentita la commissione consultiva, sulla base dei piani dell'impresa, degli organici, del fabbisogno lavorativo, che sono comunicati dalle imprese di cui agli articoli 16 e 18 e dell'organico del soggetto di cui articolo 17. Il piano è aggiornato ogni tre anni, ha un valore di documento strategico di ricognizione e analisi dei fabbisogni lavorativi e non produce vincoli per le imprese di cui agli articoli 16 e 18, salvo le proposte di investimento effettuate dell'impresa che intende ottenere una concessione portuale con precisi impegni sui volumi di traffico e sui livello di assunzioni. Quindi il Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale, sentito il Ministero, può adottare questi piani operativi di intervento per il lavoro portuale che sono finalizzati alla formazione professionale, alla qualificazione dei lavoratori, alla riqualificazione e la riconversione del personale interessato; è in sostanza uno strumento che credo possa aiutare a dare più flessibilità e anche più sicurezza e più garanzie ai lavoratori del Sistema Portuale.
Un ulteriore aspetto innovativo è sui membri dei Comitati di Gestione: è stata prevista infatti l'applicazione del Decreto Legislativo 8 aprile 2013, n. 39 “Norme in materia di inconferibilità e incompatibilità di incarichi presso le pubbliche amministrazioni e presso gli enti privati in controllo pubblico” e questa norma è applicata ai membri del Comitato di Gestione.
Invece, sul tema degli strumenti di pianificazione, è stata prevista all'articolo 15 la “variante localizzata”, che è uno strumento che può essere adottato in fase transitoria, per un tempo limitato, al fine di rendere possibile la programmazione e la progettazione di interventi infrastrutturali che si rendessero necessari e indifferibili nelle more dell'approvazione dei piani regolatori di sistema portuali vigenti e non veicolabili come gli adeguamenti tecnico funzionali.
Il Presidente della Commissione cede la parola ai componenti della Commissione, al temine dei quali il Ministro Delrio ha replicato:
Mi preme sottolineare come ringraziare il Presidente e la Commissione del Senato perché credo che il protagonismo che avete avuto in questi anni su questi argomenti sia stato davvero decisivo per portare a compimento i provvedimenti che stiamo esaminando, sia la riforma portuale che il codice della nautica, che adesso il correttivo e anche lo sportello telematico sono tutte questione su cui davvero l’azione di stimolo, di costruzione da parte del Parlamento è stata decisiva, quindi diciamo che sono molto felice che si possa dare merito alla Commissione nella maniera giusta, insomma del grande lavoro che è stato svolto anche di stimolo al Governo su questi argomenti quindi si arriviamo alla fine di questi schemi di decreto credo però che anche avendo anche il sistema mare gli ultimi anni ha acquisito molti più feeling con il Governo con il Parlamento ha capito che abbiamo assunto il tema del mare in maniera molto forte quindi questo secondo me è un motivo di soddisfazione sia vostra che nostra perché ovunque io vada nei porti, nelle varie occasioni, trovo sempre un riconoscimento dell’attenzione che Parlamento e Governo hanno messo a questo Sistema.
Dal punto di vista generale le osservazioni che fa il Senatore Sonego sono osservazioni che hanno un fondamento. Io credo che noi qui non stiamo stravolgendo la 84/94, come ha detto il Senatore Filippi, credo che stiamo applicando anzi il comma 5 dell'articolo 17 che in un qualche modo prevedeva questo tipo di organizzazione, poi è vero che nella dinamica di costruzione delle agenzie o così via possono di volta in volta presentarsi dei casi che rischiano di diventare poi una specie di regola generale ma il fatto di voler regolamentare in questa maniera con il piano la questione del lavoro portuale è proprio il tentativo di evitare di uscire dalla filosofia del 84/94. Prendiamo atto della segnalazione sui rischi e sulle questioni ma, sinceramente, io credo che questo sia un modo con cui noi stiamo in quel solco e cerchiamo di renderlo però più operativo e più moderno questo approccio rispetto al tema del lavoro portuale. Relativamente al Codice della Nautica, sempre il Senatore Filippi mi parla dei termini della delega eccetera. Noi siamo molto tranquilli su questo ma continuiamo a fare le verifiche necessarie quindi assolutamente e grazie per aver sottolineato l'importanza anche della riclassificazione, vorrei anche sottolineare che molte regioni stanno cercando di fare affluire porti regionali nelle Autorità Portuali, cominciano a ragionare come di sistemi unici. Penso ad esempio alla Sardegna che sta davvero mettendo tutti i suoi porti a sistema e questo è uno dei frutti della riforma quindi è molto positivo il fatto che si aumenti il livello di cooperazione tra i vari porti tra le varie piccole realtà marittime e all'interno dell'unica pianificazione regionale e nazionale.
Dal punto di vista poi del Codice della nautica e del regolamento sottoscrivo tutto quello che ha detto il Senatore Ranucci che ringrazio il relatore per il lavoro credo che anche qui ci sia stato un riconoscimento del fatto che abbiamo messo in campo azioni che hanno rianimato questo settore che ancora grandissime potenzialità da esprimere e credo che questo recepimento della delega possa davvero dare un impulso definitivo e un ordine definitivo e sono d'accordissimo che il tema dello sportello è un tema decisivo e non eludibile. Il nostro indirizzo è proprio quello di andare nella direzione che lei ha indicato, quindi davvero grazie e speriamo di poter procedere rapidamente alla approvazione. Credo che il sistema mare, il mondo che gira intorno ai porti, italiani sia davvero in attesa confidente del nostro lavoro. Quindi grazie per tutte le vostre osservazioni e per quelle che arriveranno Presidente.
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