14/09/2017 - Il potere delle parole: commuovono, scaldano il cuore, valorizzano, danno fiducia, semplicemente uniscono… E poi ci sono tweet, post e status: feriscono, fanno arrabbiare, offendono, denigrano, inesorabilmente allontanano. Perché se è fottutamente vero che i social network sono luoghi virtuali dove si incontrano persone reali, allora viene da domandarsi chi siamo e con chi vogliamo condividere questo luogo. Parole O_Stili ha l’ambizione di essere questo: l’occasione per ridefinire lo stile con cui stare in rete, e magari diffondere il virus positivo dello “scelgo le parole con cura” perché “le parole sono importanti”.
Parole O_Stili è un progetto di sensibilizzazione contro l’ostilità delle parole in Rete e nei media che nasce con l’obiettivo di ridurre, arginare e combattere le pratiche e i linguaggi negativi. Le parole sono importanti, hanno un potere enorme. Troppo spesso sono utilizzate in modo improprio, offensivo, sleale, impreciso, maleducato, diseducativo…in una parola duro, senza cuore. E spesso inconsapevole delle conseguenze che può generare. Parole O_stili ha avuto il suo primo momento di confronto il 17 e 18 febbraio a Trieste quando, durante un evento organizzato assieme alla Regione Friuli Venezia Giulia. In particolare, durante la prima giornata di lavori aperta dalla Presidente della Camera Laura Boldrini, la community si è confronterà su linguaggi e comportamenti digitali e sottoscriverà il “Manifesto della comunicazione non ostile”.
Obiettivo del protocollo
L'obiettivo del protocollo è quello di sviluppare congiuntamente iniziative e attività di sensibilizzazione sui temi della comunicazione non ostile e del diritto di cittadinanza digitale attiva e consapevole, attraverso la realizzazione di specifici momenti formativi rivolti a docenti e studenti sul territorio nazionale, ispirati ai principi del "Manifesto della comunicazione non ostile", per contrastare qualsiasi forma di linguaggio ostile ed educare ad una comunicazione costruttiva e rispettosa delle persone a partire dall'ambito scolastico.
Le attività saranno rivolte sia agli studenti e alle loro famiglie, sia ai docenti, anche in relazione alle figure dei referenti scolastici recentemente previste dalla legge 29 maggio 2017, n. 71 sul cyberbullismo.
«La firma del Protocollo di oggi è importante perché ci impegna, tutte e tutti quanti, all’educazione alla cittadinanza digitale, una priorità che il nostro sistema di istruzione oggi deve avere per le giovani e i giovani. Educare le nostre studentesse e i nostri studenti ad un uso positivo dei media digitali significa creare le condizioni per promuovere un uso della Rete come spazio reale di collaborazione e condivisione. Significa contrastare ogni forma di cyberbullismo, di
violenza, di linguaggio dell'odio. Significa educare al rispetto, un tema sul quale il Miur è impegnato da tempo e lancerà a breve importanti iniziative e occasioni di confronto », dichiara Valeria Fedeli, Ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.
Centrale, nell'ambito di questa collaborazione, l'avvio di un'attività di ricerca dedicata che porterà alla creazione di strumenti in grado di misurare l'ostilità in rete e finalizzati a svolgere una costante azione di monitoraggio e studio del fenomeno, con particolare riguardo all'accesso e uso di Internet e social media, trasformazione delle competenze digitali e digital citizenship, esposizione verso potenziali rischi legati all'utilizzo della rete.
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