Una bretella di collegamento che va oltre quel che rappresenta urbanisticamente, che diventa supporto indispensabile per lo sviluppo dell’area industriale che si svilupperà nell’area di Sirò dopo la vendita dei lotti e che è già esempio del “fare” dell’amministrazione comunale guidata da Irene Ricciardello.
Sarà inaugura nei prossimi giorni, ma di fatto strutturalmente la strada è già completata, e fa già bella mostra di se con la segnaletica e l’illuminazione che ne disegna il tracciato e che si incunea lungo quelle aree destinate ad ospitare i capannoni industriali della nuova zona industriale brolese, una decina di insediamenti, attesi e importanti per il futuro e l’occupazione dei luoghi.
Una strada che sembrava persa, inghiottita nella storia dei mutui fantasma, dove il comune rischiava di ritrovarsi con un’incompiuta, un contenzioso con la ditta costruttrice e con la stessa Regione Siciliana che aveva finanziato l’opera – l’Assessorato alle Attività produttive – e che aveva messo in carico per il comune di Brolo la quota del 10% dell’importo complessivo del costo dell’opera, suddiviso tra cofinanziamento ed espropri. Soldi che c’erano prima, 600 mila euro, e che poi erano svaniti, inghiottiti nel crack finanziario dell’ente.
Un esempio di virtuosa amministrazione, dice sorridendo l’ingegner Basilio Ridolfo, che da capo dell’ufficio tecnico, si prende giustamente il meriti del procedimento conclusosi con il collaudo amministrativo dell'opera, condividendoli con il RUP Domenica Colasante.
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