Tre detenuti evadono dalla Casa Circondariale
di
Barcellona
Pozzo di Gotto
(ME)
, altro che normalità.
Da mezzanotte tre detenuti i
taliani originari del messinese
e
,
per quanto si
apprende,
con pene medie di cinque/sei anni ancora da scontare per reati legati
alla tossicodipendenza, hanno divelto una inferriata presso la palestra della Casa
Circondariale di
Barcellona
Pozzo di Gotto e si sono così dati alla fuga.
Sempre per quanto si è appres
o, sarebbero in corso serrate ricerche sul
territorio da parte degli appartenenti alla Polizia Penitenziaria dell’Istituto di
Pena anche liberi dal servizio.
A
dare notizia è
l’OSAPP (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia
penitenziaria)
per voce del Se
gretario Generale
Leo Bene
duci
.
Per quanto ci è dato di conoscere, in questo momento la situazione
delle
carceri italiane è tutt
altro che normale
–
prosegue il leader dell’OSAPP
–
come
invece dichiarato da alcuni dei vertici dell’attuale Amministrazione
Pe
nitenziaria agli organi di informazione anche televisivi e le attuali evasioni,
frutto di una politica penitenziaria dissennata che mette il detenuto al centro di
ogni possibile diritto e concessione anche se non meritati, a discapito del
personale di Poli
zia Penitenziaria mettono a rischio soprattutto la civile
convivenza e la sicurezza dell’inermi cittadini.
Ribadiamo quindi, conclude Beneduci, la richiesta per l’ist
ituzione
di una
commissione parlamentare di inchiesta che indaghi sulla funzionalità
dell’attuale sistema penitenziario, sulle condizioni di lavoro del personale di
Polizia Penitenziaria e sui risultati raggiunti rispetto agli stipendi percepiti dagli
attuali vertici dell’Amministrazione Penitenziaria centrale, di cui a nostro avviso
è urg
ente disporre un immediato avvicendamento
.
Villarosa: “Quello che è successo nel carcere di Barcellona era prevedibile, spero che il ministero si svegli presto!”
A seguito della rocambolesca fuga dei tre detenuti dalla casa circondariale di Barcellona Pozzo di Gotto il deputato del Movimento 5 Stelle intende esprimere la sua indignazione contro il silenzio e l’immobilismo di tutte le istituzioni che già ad aprile erano a conoscenza della carenza di personale a seguito della trasformazione in casa circondariale dell’ex OPG.
“Ad aprile di quest’anno chiedevo al ministro di promuovere l'adeguamento della pianta organica della (ormai divenuta) casa circondariale di Barcellona Pozzo di Gotto considerando le nuove esigenze che la struttura carceraria complessa necessitava. Chiedevo inoltre di accelerare le procedure necessarie per l'accordo generale nazionale che avrebbe predisposto le varie piante organiche relative ad ogni provveditorato, in particolar modo, per quanto riguarda Messina, tenendo conto di un nuovo carcere complesso pienamente operante quanto, ovviamente, assolutamente indispensabile per il territorio. Come misura urgente invece suggerivo di prendere in considerazione l'eventualità di dislocare 20 agenti di polizia penitenziaria ad integrazione della pianta organica attuale in modo da fronteggiare nell'immediato le emergenze”
“Tutte le mie richieste sono rimaste inascoltate ed oggi abbiamo la fuga di 3 detenuti che sono ancora a piede libero per la provincia di Messina. Il Governo inizialmente aveva mantenuto l’impegno preso a seguito del mio OdG, trasformando l’Opg in casa circondariale ma di fatto non ha poi adeguato il personale alla struttura lasciandolo solo e sottodimensionato, rispetto alle reali ed attuali necessità. E’ impensabile che una superficie così vasta da controllare sia così abbandonata a se stessa. Mi sento di dimostrare la mia vicinanza a tutto il personale che di fatto è succube di una politica penitenziaria dissennata!”
0 Response to "BARCELLONA P.G., FUGA ‘ANNUNCIATA’ DI TRE DETENUTI PER TOSSICODIPENDENZA"
Post a Comment