BARCELLONA P.G.: CATTURATI I TRE EVASI DAL CARCERE DEL LONGANO

Barcellona P.G. (Me), 15/07/2017 - Sono stati ripresi e arrestati i tre giovani evasi la notte tra il 12 e il 13 luglio dal carcere di Barcellona Pozzo di Gotto dopo avere divelto la finestra della palestra dell'istituto penitenziario. I tre detenuti originari del messinese, con pene medie di cinque/sei anni ancora da scontare, avevano scardinato una inferriata della Casa Circondariale di Barcellona Pozzo di Gotto, dandosi alla fuga. Erano in corso serrate ricerche sul territorio da parte della Polizia Penitenziaria dell’Istituto di Pena e degli organi di polizia. Come dichiarato da vertici dell’attuale Amministrazione Penitenziaria agli organi di informazione anche televisivi e le attuali evasioni, la loro fuga è stata considerata "frutto di una politica penitenziaria dissennata che mette il detenuto al centro di ogni possibile diritto e concessione anche se non meritati, a discapito del personale di Polizia Penitenziaria", mettendo a rischio soprattutto la civile convivenza e la sicurezza dei cittadini.

Dei tre evasi ora arrestati, Vittorio Smiroldo, messinese di 25 anni, è stato fermato a Messina; A Barcellona P.G. è stato ritrovato Gaetano Sciacchitano, 20 anni di Lipari. Emanuele Rossito, 18 anni è stato bloccato a Santa Lucia del Mela.
La madre di uno dei tre evasi di Barcellona P.G. aveva lanciato un appello: "Figlio mio, costituisciti, non peggiorare la situazione. Ho cercato aiuto ovunque per farlo tornare a casa anche ai domiciliari. Mi diceva sempre che non ce la faceva più, ma adesso mi interessa soltanto che ponga fine a questa assurda fuga"..

Alessio Villarosa (M5S): “Quello che è successo nel carcere di Barcellona era prevedibile, spero che il ministero si svegli presto!”
A seguito della rocambolesca fuga dei tre detenuti dalla casa circondariale di Barcellona Pozzo di Gotto il deputato del Movimento 5 Stelle intende esprimere la sua indignazione contro il silenzio e l’immobilismo di tutte le istituzioni che già ad aprile erano a conoscenza della carenza di personale a seguito della trasformazione in casa circondariale dell’ex OPG.

“Ad aprile di quest’anno chiedevo al ministro di promuovere l'adeguamento della pianta organica della (ormai divenuta) casa circondariale di Barcellona Pozzo di Gotto considerando le nuove esigenze che la struttura carceraria complessa necessitava. Chiedevo inoltre di accelerare le procedure necessarie per l'accordo generale nazionale che avrebbe predisposto le varie piante organiche relative ad ogni provveditorato, in particolar modo, per quanto riguarda Messina, tenendo conto di un nuovo carcere complesso pienamente operante quanto, ovviamente, assolutamente indispensabile per il territorio. Come misura urgente invece suggerivo di prendere in considerazione l'eventualità di dislocare 20 agenti di polizia penitenziaria ad integrazione della pianta organica attuale in modo da fronteggiare nell'immediato le emergenze”.

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