La UIL, la UILFPL e L’ANAAO-ASSOMED Regionale, dicono NO…. Fortemente NO al declassamento dell’Ospedale Papardo e non fidandosi della classe politica di Governo hanno indetto l’assemblea dei lavoratori al fine di avviare tutta una serie di iniziative coinvolgendo in primis il Sindaco della città metropolitana di Messina, le associazioni civiche di rappresentanza dei cittadini e tutti i politici messinesi di buona volontà, nonché gli organi di informazione e stampa che in numerose occasioni sono stati vicini alle esigenze dei cittadini messinesi per difendere così come è stato fatto per l’Ospedale Piemonte, l’offerta sanitaria del territorio messinese.
Il declassamento della struttura a DEA di 1° livello ha comportato non solo la riduzione di numerosi
posti letto ma la chiusura o il declassamento di importanti UU.OO. in alcuni casi di riferimento
regionale. Messina città metropolitana dello stretto, fortemente penalizzata nei confronti di Catania e di Palermo, che hanno ottenuto ben 3 DEA di 2° livello a seguito della sommatoria del bacino di abitanti di provincie limitrofe, includendo l’utenza del bacino delle città calabresi dello Stretto ha diritto ad avere 2 DEA di 2 ° livello!
___________________
Laccoto chiede all’Assessore Gucciardi di fare proprio il documento approvato dalle Aziende ospedaliere messinesi sul riordino della rete
Il Presidente della Commissione Attività Produttive all’Ars, Giuseppe Laccoto, esprime soddisfazione sull’esito del tavolo tecnico convocato dall'Assessorato alla Sanità in merito al riordino della rete ospedaliera. “Tutte le aziende ospedaliere del territorio della Provincia di Messina, Azienda Ospedaliera Papardo, Azienda Ospedaliera Policlinico, Asp 5 e IRCCS Neurolesi/Piemonte – commenta Laccoto - hanno condiviso il documento di revisione della rete ospedaliera, avendo come riferimento le realtà dei singoli presidi e, quindi, le esigenze dei territori e delle comunità in esse rappresentate. D’altra parte – prosegue ancora l’on. Laccoto – nella riorganizzazione della rete ospedaliera, non si può prescindere dalla realtà territoriale e dai bisogni concreti delle popolazioni che legittimamente chiedono servizi efficienti.
Ritengo che, seppur evidentemente condizionati dal vincoli contenuti nel decreto Balduzzi, con le proposte migliorative contenute nel documento approvato, si riuscirebbe a garantire prestazioni sanitarie all’altezza delle aspettative dei 108 comuni della Provincia di Messina che possiede caratteristiche geografiche uniche. Il documento approvato congiuntamente dalle quattro aziende ospedaliere della Provincia – afferma Laccoto - guarda alle esigenze e alle proposte che sono venute dal territorio. Da un lato, evita la drastica riduzione dei posti letto al Papardo, dall’altro consente la salvaguardia di reparti di importanza strategica come Pediatria a Sant’Agata Militello e consente al direttore generale dell’Asp 5 Sirna di prevedere all’interno del al Cutroni Zodda di Barcellona la creazione di una struttura emergenziale con neurologia e stroke unit. Una soluzione che rispetta in pieno i parametri del decreto Balduzzi ed evita tagli fino alla scadenza del 31 dicembre 2018.
L’appello rivolto all’Assessore Gucciardi – conclude l’on. Laccoto - è teso ad una rapida approvazione della nuova riorganizzazione che tenga conto del documento approvato dalle aziende ospedaliere della provincia che, tra l’altro, evita gli esuberi e garantisce stabilizzazioni e nuove assunzioni”.
0 Response to "SANITÀ MESSINA: “FARAONE ‘CAVALLO DI TROIA’ PER MANTENERE PRIVILEGI E CONSENSO ELETTORALE”"
Post a Comment