“Ciò che è accaduto oggi – dichiara Raineri – è solo la punta dell’iceberg, poiché nelle stesse condizioni del nucleo rimasto senza un tetto si trovano almeno trenta famiglie. Persone senza lavoro, con figli a carico e in alcuni casi anche anziani o disabili, che da tempo chiedono al comune e all’Istituto Autonomo Case Popolari di essere regolarizzati, ma senza ottenere alcuna risposta!” .
L’apposizione dei sigilli all’appartamento stamani è avvenuta nel pieno rispetto delle regole, nessuna tensione, anche se non sono mancati i momenti di sconforto per gli occupanti e per i loro vicini, solidali con loro.
La protesta si è spostata nel pomeriggio al comune di Milazzo, dove i manifestanti hanno chiesto invano un incontro con il sindaco.
“Abbiamo atteso per due ore sotto il sole cocente sotto al comune, ma ci è stato detto che il sindaco era fuori sede – dichiara ancora Raineri - Chiediamo al primo cittadino di Milazzo semplicemente di riceverci, e trovare insieme una soluzione. Non si possono lasciare trenta famiglie senza un tetto sotto il quale vivere. Fino a quando il sindaco non ci riceverà, provvederemo con le nostre modeste forze ad aiutarli, ma non potremo farlo ad oltranza. E’ fondamentale– conclude - che siano le istituzioni ad andare loro incontro!
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