In particolare gli avvocati Rubino e Piazza hanno censurato il bando di concorso laddove ai fini della valutazione della conoscenza della lingua inglese non teneva conto dei parametri CEFR, ossia del sistema descrittivo messo a punto dal Consiglio d'Europa per valutare in modo omogeneo le competenze linguistiche del cittadini dell'Unione europea; sottolineando che ove il Ministero della Difesa avesse utilizzato ai fini della valutazione della conoscenza della lingua inglese i summenzionati parametri CEFR , al ricorrente avrebbero dovuto essere assegnati ulteriori punti 0,75 per il livello di conoscenza B2, con conseguente inclusione tra i vincitori della procedura concorsuale. Si è costituito in giudizio il Ministero della Difesa, in persona del Ministro pro tempore, rappresentato e difeso dall'Avvocatura Generale dello Stato, per chiedere il rigetto del ricorso, previa reiezione della richiesta cautelare di sospensione dell'esecuzione dei provvedimenti impugnati.
Già in sede cautelare il TAR del Lazio, Sezione prima bis, rilevata la fondatezza delle censure formulate dagli avvocati Rubino e Piazza, ha accolto la richiesta di sospensione dell'esecuzione dei provvedimenti impugnati, disponendo l'ammissione con riserva del ricorrente nell'ambito dei vincitori della procedura concorsuale.Da ultimo, decidendo il merito della controversia, il Tar del Lazio, Sezione prima bis, ha ritenuto , così come sostenuto dagli avvocati Rubino e Piazza, che il bando di concorso nella parte in cui prevede una valutazione dei titoli linguistici non più attuale risulta illegittimo e, conseguentemente , va annullato; con l'ulteriore conseguenza che risultano viziati da illegittimità derivata anche gli atti applicativi con cui non è stato attribuito al ricorrente il punteggio spettante per il titolo linguistico posseduto, ed è stata determinata la corrispondente collocazione nella graduatoria finale, con conseguente condanna del Ministero della Difesa al pagamento delle spese giudiziali. Pertanto, per effetto delle pronunzie rese dal TAR del Lazio, il giovane agrigentino verrà arruolato nella Marina Militare mentre il Ministero della Difesa pagherà le spese giudiziali.
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