Prima tra tutti la soppressione del reparto di urologia ed il declassamento dell’Unità di Nefrologia da unità operativa complessa ad unità operativa semplice dell’Ospedale Milazzo-Barcellona, oltre il dimezzamento dei posti letto di pneumologia che compromette seriamente il servizio in favore della vasta utenza di oltre 300 mila abitanti di tutta l’area Tirreno-Nebrodi.
Irragionevoli soppressioni che riguardano l’Ospedale di Patti e le forti penalizzazioni che vengono messe in campo per gli Ospedali di Sant’Agata di Militello-Mistretta, ove ancora una volta non vengono recepite le ripetute segnalazioni e soprattutto i dati ufficiali che Azienda, Sindacati e Comitati hanno più volte prodotto.
«C’è bisogno di una riconsiderazione per dare il giusto assetto ai Presidi del territorio Tirreno-Nebrodi che appaiono assai sbilanciati rispetto al territorio dell’Area Metropolitana-Jonica – affermano i sindacalisti - non accetteremo il disegno di un continuo depotenziamento delle strutture sanitarie dell’asse Tusa - Villafranca, in quanto in controtendenza alla logica di una sanità più vicina al territorio. Questo passa da una riorganizzazione ragionata e ponderata costruita con gli attori ed i portatori di interesse delle comunità locali e non certamente disegnata a tavolino».
Per Cisl Medici e Cisl Fp vanno sensibilizzati i Sindaci del territorio che, tramite la Conferenza dei Sindaci, sono chiamati a definire gli indirizzi generali di programmazione socio-sanitaria e contribuire alla definizione dei piani programmatici oggetto di valutazione da parte dell’azienda e della Regione.
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