29/04/2017 - Il sospetto è che le navi delle organizzazioni non governative vengano utilizzate come una sorta di taxi dai trafficanti di esseri umani per fini tutt’altro che umanitari. Un atto doveroso e irrinunciabile, come quello di salvare vite umane, verrebbe così stravolto, infangato da interessi e giochi di potere. Così come è già accaduto per l’accoglienza diventata occasione di speculazione da parte di organizzazioni criminali."
Nell'articolo, L'Osservatore Romano mette in risalto "gli orrori della guerra, gli stenti di fughe interminabili, i rischi del mare aperto, lo sfruttamento economico e sessuale" cui sono esposti e sottoposti profughi e migranti. "Sulla pelle dei migranti sta emergendo un ennesimo scandalo - scrive L'Osservatore - : il sospetto — che purtroppo non sembra totalmente privo di fondamento — di una manipolazione a fini economici e politici anche delle operazioni di salvataggio".
"Le polemiche di questi giorni non aiutano a chiarire la questione. E la paura che venga meno lo sforzo generoso di molti per il salvataggio dei migranti non può portare a semplificare il problema negandone l’esistenza. È necessario liberare il campo da posizioni preconcette o utilitaristiche, così come è indispensabile tenere costantemente presente il dovere di salvare i migranti anche dallo sfruttamento che può essere fatto del loro dramma. Uno degli obiettivi delle indagini della procura di Catania è quello di accertare la provenienza dei fondi con i quali le ong sostengono le ingenti spese per il mantenimento delle navi in mare".
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