22/02/2017 - 16 le persone coinvolte nell’indagine. Agli arresti domiciliari Giuseppe Cutino, 31 anni, e Antonio Napolitano, 25 anni. Giuseppe Rosciglione, 37 anni, pasticciere, accusato di avere acquistato 200 grammi di cocaina al prezzo per 10.000 euro. Francesco Ferrante, 57 anni, Gaetano Rubino, 37 anni, e Cristian Gambino, calabrese: avrebbe trasportato a Palermo 2,5 kg. di cocaina, per l’ammontare di 11.0000 dosi. I grossisti napoletani Ciro Spasiano e Dario De Felice.
Con l’operazione “H 24”, in corso dalle prime ore dell’alba, la Polizia di Stato, in esecuzione di Ordinanza emessa dal Giudice delle Indagini Preliminari presso di Tribunale di Palermo dr. NICASTRO, su richiesta del Sostituto Procuratore della Repubblica dr. AGNELLO, ha tratto in arresto, sottoponendoli al regime della custodia cautelare in carcere, i componenti di un sodalizio criminale responsabile di numerose condotte di cessione di cocaina. L’attività d’indagine condotta dalla Sezione “Antidroga” della Squadra Mobile palermitana , ha consentito di delineare l’operatività di ben 2 gruppi distinti, dediti allo smercio di cocaina, che, attraverso alcune utenze cellulari dedicate agli acquirenti e sempre accese, fornivano un servizio di consegne a domicilio dello stupefacente attivo “H/24” che riguardava per lo più professionisti della cd. “Palermo bene”.
I componenti dei due gruppi, ciascuno all’interno del singolo sodalizio, si alternavano nell’espletamento di veri e propri “turni di lavoro”, scanditi dal passaggio di un cellulare “di servizio” sul quale convergevano telefonate finalizzate alla compravendita di cocaina. Da vertigine i numeri emersi, nell’arco di due mesi di indagine: oltre 35ooo chiamate inerenti lo spaccio e circa 700 potenziali clienti contattati. L’analitico calcolo della cocaina smerciata da entrambi i gruppi, sulla base del numero medio di consegne giornaliere, calcolato al minimo assoluto in circa 60 gr. al giorno, raddoppiato nei week-end, lascia raggiungere complessivamente i quantitativi di nr. 2 chili di cocaina smerciata che ha mosso un ingente volume d’affari, pari a circa 300.000,00 euro.
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Ne i giorni scorsi la Polizia di Stato, segnatamente personale dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Palermo ha individuato un’estesa piantagione “indoor” di droga e sequestrato oltre 250 piante di “marijuana”. L’operazione è avvenuta nell’ambito di preordinati servizi di controllo del territorio, organizzati già mesi addietro in vista dell’intesificazione avvenuta nell’ultimo periodo delle attività preventive antidroga, anche a seguito degli ultimi numerosi rinvenimenti di coltivazioni locali “ fai da te” di derivati della cannabis. Tali servizi hanno già consentito di ottenere interesanti risultati per quanto attiene al contrasto dell’attività di produzione e di spaccio di droga nelle zone di Palermo e della sua provincia, la cd “droga a Km 0”. L’attività ha avuto inizio nella mattinata del 13 febbraio, allorchè gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico rilevavano, durante un controllo effettuato in via Agesia di Siracusa, a seguito di accertamenti relativi al rinvenimento di un motoveicolo precedentemente oggetto di furto, la debole emissione di una sorta di ronzio proveniente dalla zona scantinati del citato immobile. Al rumore si associava anche un odore dolciastro tipico delle sostanze stupefacenti derivanti dalla cannabis; i poliziotti a tal punto, ritenevano di intervenire a più ampio raggio e di approfondire l’accertamento estendendolo anche alle zone sottostanti l’immobile.
Una volta entrati, veniva accertata, anche visivamente, (grazie all’intervento di un’unità dei Vigili del Fuoco) l’esistenza di una vera e propria piantagione “indoor”, creata artificialmente con l’ausilio di lampade alogene e di umidificatori montanti ad arte in uno scantinato dello stabile (mediante allaccio abusivo alla rete elettrica cittadina).
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